Dal volume di Aidan Chambers Il lettore infinito, uscito da poco per EquiLibri, proponiamo uno stralcio breve, ma ricco di spunti, su quanto sia importante il tempo dedicato all'esplorazione per far accostare bambini e ragazzi (ma il discorso vale anche per gli adulti) ai libri. Ringraziamo l'autore e la casa editrice per averci permesso di pubblicare questa pagina.
Aidan Chambers
I
lettori abituali conoscono il piacere dell’esplorazione.
Sanno
che possono trovare quello che stanno cercando, e anche quello che
non conoscono, tra il disordine di una bancarella di libri usati, o
mentre stanno scorrendo, più o meno casualmente, gli scaffali della
biblioteca di pubblica lettura.
Non
si diventa forti lettori solamente sulla base di una proposta di
testi fatta da altri, per quanto ben scelti possano essere. Nessuno,
infatti, può considerarsi infallibile nel formulare consigli di
lettura per altri lettori. Tutti quanti amiamo scegliere liberamente,
e solo quando ci sentiamo liberi il nostro atteggiamento mentale
tende ad essere ottimistico e positivo. Cioè, diventiamo più
facilmente lettori appassionati se seguiamo il nostro istinto e i
nostri interessi personali.
Come
qualsiasi adulto, i bambini e i ragazzi hanno bisogno di occasioni
per trovare autonomamente quei libri capaci di soddisfare i loro
bisogni e adatti al loro livello di sviluppo e alla loro personalità.
Da questo punto di vista, l’esplorazione offre molte possibilità.
Il
tempo per esplorare in piena libertà è quindi un elemento
importante in qualsiasi contesto di lettura, e produce alcuni
vantaggi significativi. La familiarità, innanzi tutto. Le persone
cresciute in case prive di libri (come nella mia esperienza),
percepiscono spesso le librerie e le grandi biblioteche di pubblica
lettura come luoghi angoscianti. Tutti quegli scaffali colmi di tanti
libri! Da dove si comincia? Il fatto di poter contare, a scuola,
sulla disponibilità di tempo per curiosare liberamente tra i libri,
sull’aiuto di adulti esperti, su compagni di classe con cui parlare
dei libri letti e amati, può rappresentare per i bambini e i ragazzi
un modo semplice ed efficace per imparare a scegliere liberamente le
proprie storie.
È
inoltre importate riuscire a lavorare individualmente con ogni
bambino e ragazzo. Mentre un gruppo è impegnato a curiosare tra i
libri, l’insegnante potrà parlare ad ogni alunno singolarmente,
incoraggiando e consigliando, e ascoltando in modo informale ciò che
ognuno di loro ha da dire. Nello stesso tempo, mentre scelgono e
consultano i libri, i bambini e i ragazzi possono parlare tra di
loro, confrontarsi sulle loro letture, scambiare opinioni, convincere
i loro amici a leggere quegli stessi libri che loro hanno amato.
Allora
l’insegnante potrà anche non intervenire direttamente, ma il fatto
di essere riuscito a creare il giusto setting (cioè il giusto
contesto di lettura), e di aver permesso di parlare tranquillamente
dei libri letti, consentirà ai giovani lettori di aiutarsi
reciprocamente. L’influenza del gruppo dei pari inizierà così a
dare i suoi frutti.
Quando
esplorare e per quanto tempo? In ogni classe i bambini e i
ragazzi dovrebbero poter contare su un tempo adeguato per
l’esplorazione. Anche pochi minuti al giorno potrebbero essere
sufficienti. Un arco di tempo maggiore dovrà invece essere previsto
in occasione di visite a mostre di libri, alla biblioteca scolastica
o a quella di pubblica lettura. Ognuna di queste iniziative richiede
tempi diversi. Più l’occasione è speciale, maggiore sarà il
tempo necessario, e più i bambini e i ragazzi dovranno essere
preparati.
A
seconda della situazione, i lettori possono esplorano in gruppo
oppure individualmente. In orario scolastico potranno farlo
facilmente tra una lezione e l’altra, a condizione che i libri
siano disponibili e accessibili.
Possiamo
prevedere un tempo formale e un tempo informale per
l’esplorazione. Durante il tempo formale, i bambini e i ragazzi
esplorano insieme, con la supervisione di un adulto. L’obiettivo,
in questo caso, potrà essere quello di visitare una determinata
mostra di libri perché collegata a una attività didattica in corso,
o semplicemente per condividere in modo piacevole la scelta di un
testo da leggere insieme in classe. Il tempo informale, sia in orario
scolastico sia extrascolastico, prevede invece che i bambini e i
ragazzi vadano in esplorazione individualmente, o in compagnia di
amici, semplicemente per gustare i propri libri o per trovare
qualcosa di interessante da leggere.
Tuttavia,
l’idea che sia sufficiente circondare i bambini e i ragazzi di
libri e di tutto ciò che ha a che fare con i libri per trasformarli
in lettori consapevoli è assai ingenua. Nonostante questo,
l’esplorazione è una attività molto più importante di quanto il
suo aspetto informale e apparentemente non strutturato possa farla
apparire a un occhio inesperto. E ai fini della lettura è una
attività essenziale.
Aidan Chambers, Il lettore infinito. Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni, a cura e traduzione di Gabriela Zucchini, Equilibri, 2015, pp. 35-37
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